lunedì 10 febbraio 2014

Eccellenze Campane: come attraverso il cibo "sentirsi parte" di...

Appena entrata mi sono immediatamente sentita catapultata in un luogo che è qualcosa di più di un semplice insieme di punti ristoro in cui gustare ottimo cibo. Nella zona del porto di Napoli, via Brin 69, è sorto un laboratorio del buon gusto che racchiude i sapori, la tradizione e la cultura della Campania.


Ingresso  Eccellenze Campane Via Brin, 69

Entrare in "Eccellenze campane" è stato per me come arrivare nel "Paese dei Balocchi". Curiosa ed impaziente non sapevo da che parte iniziare, da che banco parto? Ho iniziato scrutando i vari punti, ripassando anche più volte, per non lasciarmi sfuggire nulla. Non c'è un ordine, si inizia da ciò che si preferisce, il banco pizza è stato affidato a Domenico Vuolo, la friggitoria è di Antonio Tubelli, un fritto saporito e per niente unto.
Il banco formaggi è gestito da Roberto Battaglia mentre l' arte della pasticceria e del cioccolato sono stati affidati rispettivamente a Pasquale Marigliano e Gay Odin.
Gli antichi piatti della tradizione ("minestra ammaritata" compresa) sono preparati dalla Masseria dei Trianelli di Luciano Di Meo.


Panificio



Come non lasciarsi "stregare" dai profumi del panificio (pizza di scarole ottima), dei salumi, della carne, direttamente dalla "Chianca" alla brace e dei magnifici "Panuozzi" (salsiccia, fior di latte e broccoli uno dei migliori).
Infine in questo "Paese dei Balocchi" è possibile degustare ma anche acquistare numerosi prodotti  campani, dal vino sia sfuso che imbottigliato (tra le migliori etichette della Campania) a tante altre bibite, sempre "made" in Campania, come la Noce e Cola e la birra Maneba.


Noce e Cola

Pomodorini del Piennolo


















Uno degli aspetti più accattivanti per me è stato poter ammirare la preparazione dei prodotti, grazie alla visibilità delle cucine e dei laboratori.
Convivio (dal lat. convivium der. di cum - vivere "vivere insieme"). Mangiare insieme in un luogo come "Eccellenze Campane" che sia una pizza o un panuozzo, una frittura o un tarallo napoletano, una sfogliatella o un babà, avvicina le persone, le rende parte di una stessa comunità, membri di una stessa cultura e tradizione.
Trovo molto interessante anche la scelta di inserire all'interno della struttura un'Aula Magna in cui dare spazio alla didattica e alla formazione sui tanti "aspetti" del cibo.

Il cibo come un atto comunicativo che ci mette in contatto con l'altro attraverso quel suo linguaggio ricco di creatività, passione, ambiente, cultura, storia, identità...  

Per ulteriori informazioni ecco il sito: www.eccellenzecampane.it

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